Qui Berlino, un ferragosto né festivo né estivo, freddo. Se non fosse che comunque siamo ad agosto, direi che è un cielo da neve, perché è completamente bianco e immobile.
E’ la tipica giornata in cui vorresti stare a casa a leggere sorseggiando una tazza di cappuccino solubile “ja!” (brand tedesco)…magari immerso in una vasca da bagno piena di acqua rovente. Tasto dolente, tanto per fare la rima.
Tutti quelli che vanno all’estero, dopo un po’ iniziano a lamentarsi perché nei bagni tedeschi, francesi, inglesi, americani (e di ovunque tranne che in Italia insomma) manca il bidet. “Ma come fanno? Ma che incivili ma non si lavano?” e così via. A tal proposito, vi invito a leggere questo interessantissimo contributo che ho riportato sulle pagine di Nuok qualche mese fa.
In realtà, la necessità aguzza l’ingegno, l’occasione fa l’uomo ladro e chi va con lo zoppo impara a zoppicare…fatto sta che, come già dicevo nell’articolo citato, è quando qualcosa manca che se ne apprezza davvero l’utilità e io sospiro al pensiero della mia vasca da bagno che mi attende invano, vuota, in Italia. (sì sì…mi manca anche il bidet)
Se è vero che ci sono due fazioni (bagno vs. doccia), io sono indiscutibilmente dalla parte degli spreconi (di tempo e risorse naturali).
Se mi faccio la doccia di sera mi sveglio e non dormo più, se me la faccio di mattina mi prende un torpore che poi non mi abbandona per tutto il giorno. Mi cadono le cose, prendo botte in testa sull’affare di ferro che tiene il telefono, non trovo la temperatura…e poi sarà mica rilassante stare lì in piedi, attenti a non allagare il bagno, con la tenda di plastica che non sta mai ferma e cerca in ogni modo di attaccarsi alla tua schiena?
(Doverosa premessa: è mia forte convinzione che le tende da doccia, sempre così umide e ripiegate su se stesse, nascondano colonie di funghi e batteri, alghe e altre forme di vita letali per l’uomo. Prima regola del Fightclub: non toccare mai la tenda della doccia)
La vasca da bagno, invece, è rilassante, comoda e mai noiosa: puoi leggere, fumare (quando fumavo, erano le sigarette migliori), usare maschere per capelli e per la faccia, farti le unghie, dormire, telefonare, e anche studiare.
Ho preparato decine di esami dalla vasca da bagno e se avessi avuto un computer subacqueo e non avessi avuto paura di rimanere folgorata dalla corrente, probabilmente ci avrei anche scritto la tesi.
La vasca da bagno, al contrario di come molti pensano, non è uno spreco: è ottimizzazione, è ingegno, è SEO.
Dopo il partito “NO agli articoli sulla vita amorosa di Federica Pellegrini” e “NO a Zac Efron nel remake di Dirty Dancing, anzi NO al remake di Dirty Dancing“…è l’ora del partito degli “Amanti delle vasche da bagno“.
Estimatori delle mani “lesse” e della pressione che si abbassa appena riemergi dopo 8 ore di acqua bollente e che ti fa vedere tutto nero per qualche secondo, siete con me?
Io voglio vivere A MOLLO!!! ( o ammollo, si può dire in entrambi i modi)