L’abbigliamento improbabile di chi non sa perché non ne ha mai vista così tanta .
La macchina fotografica che si riempie di neve ogni volta che la estrai dalla borsa, anche per qualche secondo.
Una passeggiata con i calzini bagnati e il berretto incrostato di ghiaccio. Una corsa che solleva nuvole bianche.
Un cimitero deserto e imbiancato dove quasi ci si sente intrusi perché il silenzio toglie il fiato.
Onestamente? Il momento più bello e emozionante da quando sono arrivata a Berlino.
PS: le foto quadrate sono di Alessio, le altre mie.