È passato quasi un mese dall’ultimo post e me ne rendo conto solo ora! Sono stata risucchiata in un vortice spazio-temporale? Sto semplicemente invecchiando e mi dimentico le cose? Diamo per più probabile la seconda e andiamo avanti.
Considerando più o meno impossibile raccontarvi per filo e per segno tutte le mie scorribande di questi ultimi trenta giorni, lascio perdere direttamente. Tanto se mi seguite in Facebook o Instagram o whatever, siete sempre più o meno aggiornati su quello che faccio.
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Torniamo a noi.
Malgrado il clima, anche qui sta arrivando il Natale.
A me il Natale non fa impazzire, lo sapete (un paio di testimonianze):
…ma qui è talmente diverso che quasi mi piace.
Quasi. Senza esagerare.
Forse mi dà meno fastidio perché in realtà ho capito che qui è possibile anche ignorarlo e farlo passare senza grosse cerimonie? Mah. La verità è che ogni tanto ho delle fitte di nostalgia per Berlino e la sua atmosfera. Così. Mai e poi mai trascorrerei un altro inverno buio, lungo e gelido come gli ultimi tre, però un paio di giorni di neve e cioccolate calde, quelli sì. Qui è più da infradito e cocktail in spiaggia, ma gli abeti li vendono lo stesso, ci sono Babbo Natale, le renne, i fiocchi di neve dipinti sulle vetrine…è strano forte.
Che poi, volete sapere un segreto?
Ovviamente sapevo che nell’emisfero australe le stagioni erano invertite, ma pensavo che i nomi rimanessero uguali. Per spiegarmi meglio, pensavo che per loro l’inverno fosse la stagione calda e l’estate quella fredda. E invece, sono invertiti anche i nomi. Quindi adesso siamo in estate e io pensavo che si chiamasse inverno comunque. Non so se avete capito ma quando io l’ho realizzato, sono rimasta muta per venti minuti a pensare alla macchinosità della vita.
Detto ciò, come sempre ho perso il filo e ho iniziato a parlarvi degli affari miei, quando in realtà lo scopo di questo post era di darvi una bella lista di libri da regalare a Natale e non solo! Come quella del 2012 e del 2011! Siete contenti?
Dovreste: questi sono i libri che hanno segnato il mio 2013, l’anno della vera scoperta della letteratura americana. Per me, questo è stato un anno importante e travolgente, così come lo sono stati i libri che mi hanno accompagnato.
Pronti via allora! (ve li metto in ordine inverso, cioè a partire dall’ultimo che ho letto)
La banda dei brocchi di Jonathan Coe
Jonathan Coe non ha certo bisogno di presentazioni. Tra l’altro l’ho anche visto a Berlino 🙂
Questo libro è particolarmente significativo perché l’ho iniziato in Italia e l’ho finito in Nuova Zelanda.
Dentro il labirinto di Andrea Camilleri
Di solito Camilleri non mi piace, lo ammetto. Questo libro, invece, l’ho divorato perché si tratta un’indagine postuma sulla morte misteriosa dell’intellettuale Edoardo Persico, avvenuta nel 1936. Cioè Camilleri prende davvero i documenti e i referti dell’epoca e prova lui a dare una spiegazione a un decesso risolto troppo facilmente. Questo libro me l’ha consigliato Maurizio, mio zio. Sì, io i miei zii li chiamo solo per nome ma questa è un’altra storia.
Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters
Un libro da aggiungere allo scaffale d’oro immediatamente. E l’ho letto troppo tardi, lo so.
Questo libro, inoltre, fa parte del mio famoso progetto di leggere un libro per ogni stato americano, ricordate? Non l’ho abbandonato ma anche le mie letture, come i miei discorsi, seguono uno schema ad albero.
A sangue freddo di Truman Capote
Il mio scaffale d’oro esploderà ma anche questo si merita un posto. Truman Capote è un genio assoluto. Punto.
Il nuotatore di Paolo Cognetti
Capitolo a parte per questo volume. Oltre ad essere una storia bellissima illustrata magistralmente, questo libro è stato un regalo speciale per i miei 30 anni. Alessio, infatti, ha chiamato Paolo Cognetti in persona e gli ha chiesto di scrivermi una dedica. E io sono esplosa in mille frammenti di felicità.
Le correzioni di Jonathan Franzen
Il libro di passaggio tra Berlino e l’Italia.
Mi chiedo quando ti mancherò di Amanda Davis
Quando il libro è regalato da una persona speciale, è ancora più bello.
Le mille luci di New York di Jay McInerney
Uno dei pochi libri scritti con la seconda persona singolare. Letto in una notte.
Viaggio americano di Fernanda Pivano
Come vi dicevo, mi sono davvero appassionata di letteratura americana quest’anno. E mi è servito moltissimo leggere questa carrellata di Fernanda Pivano. Che vita bellissima, appassionante, incredibile ha fatto questa donna, tra l’altro.
Il ragazzo selvatico di Paolo Cognetti
Cognetti lo trovate spesso nelle mie liste, ovvio. Questo libro è arrivato nel momento in cui stavo pensando di lasciare Berlino per la Nuova Zelanda e, se lo leggerete anche voi, capirete perché mi ha dato la spinta.
Trilogia della città di K.di Ágota Kristóf
Anche questo è un libro speciale perché ha segnato il mio primo incontro con Camilla (Zelda!). Un paio d’ore di chiacchiere, discorsi ad albero, “scerbanencate”, e urletti di gioia in libreria! Lei me l’ha consigliato ed ha fatto centro.
Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan
Adesso che ho scoperto la Egan, non la lascio più.
Stoner di John Williams
Anche questo ha fatto parte del mio coast to coast…però l’ho letto prima di iniziare il progetto.
Farfalle in un lazzaretto di Camilla Ronzullo
Sempre lei, sempre Zelda.
Una cosa piccola che sta per esplodere di Paolo Cognetti
Manuale per ragazze di successo di Paolo Cognetti
Torna di nuovo lui. Per me è una garanzia, non so che altro dirvi.
L’infedele di Matilde Serao
Una bellissima scoperta.
Quali sono stati i vostri libri speciali del 2013?