Prima di passare alla terza lista di film (qui la prima e qui la seconda), vi ricordo il concorso estivo di bookstee! Partecipate numerosi, in palio c’è una “english bookstee”! Mandateci una vostra foto con il vostro libro preferito (o la vostra bookstee se già ne possedete una) oppure condividetela con l’hashtag #bookstee e la più bella verrà premiata con la nostra edizione limitata! YUHUU!
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In questi giorni, si sta svolgendo a Auckland il Festival Internazionale del cinema! YAY!
Ho visto tanti bei film in un compagnia di un pubblico inspiegabile: i kiwi, al cinema, si divertono un sacco. Ma anche per cose che in realtà non è che siano poi così divertenti, detto tra noi. Ridono, urlano, si danno schiaffi sulle gambe, esternano le loro emozioni in un modo tanto esagerato da risultare quasi spaventoso.
Ecco un esempio
Tizio seduto dietro di noi: “EEEEEEEEEEEEE….OH SHIT! EEEEEEEEEEEEEEEEEE! AAAAAAAAAAAAAA!”
Martina: “Oddio, a questo dietro adesso viene un infarto”
Giulia: “Ma c’è uno che sta morendo impiccato. Non fa ridere. È tragico”
Detto ciò, visto che questo appuntamento vi piace, ecco i film belli che ho visto ultimamente!
AVVERTENZA: tutti i film della lista sono da guardare in rigorosa versione originale. Non guardo film doppiati da anni e vi consiglio di fare altrettanto.
Magnifica presenza (Italia, 2012)
Una vecchia casa abitata da un gruppo di fantasmi che chiede aiuto al nuovo inquilino. Ricerche, ritrovamenti, vecchie fotografie. Pane per i miei denti.
La migliore offerta (Italia, 2013)
Virgil è uno stimato banditore d’asta che si innamora. Purtroppo per lui.
Her (USA, 2013)
Non dico una novità, ma questo film dovrebbe farci riflettere seriamente. La tecnologia, così intesa, è pericolosissima. Motivo per il quale (e qui NO che non cambio idea) mi rifiuterò sempre di parlare con qualcuno che sta indossando i Google Glasses. Te li togli e poi parliamo. Ok?
Gloria (Chile, 2013)
Una storia semplice e ambientata in Cile che prima ti fa sospirare e poi ti fa arrabbiare fortissimo. Dieci e lode alla scena finale di lei che balla sulle note di “Gloria” di Umberto Tozzi, cantata in Spagnolo.
Philomena (UK, 2013)
Un giornalista decide di aiutare Philomena, una donna che cinquant’anni prima ha dato in adozione il suo bambino. Una visione spietata sulle case per ragazze madri gestite dalle suore irlandesi. Sullo stesso argomento, vi consiglio anche “The Magdalene Sisters” (2002)
Sacro GRA (Italia, 2013)
Un documentario che racconta le vite e le storie di chi abita nei pressi del Grande Raccordo Anulare.
Buffalo 66 (USA, 1998)
Vincent Gallo in un film ambientato nel 1966. Un binomio irresistibile.
A separation (Iran, 2011)
Un divorzio, una bambina, un nonno, un’accusa, un processo. Malinconico e delicato.
Lunchbox (India, 2013)
Che cosa succede quando il pranzo che hai preparato per tuo marito viene recapitato alla persona sbagliata?
Living is easy with eyes closed (Spain, 2013)
Nel 1966, in Spagna, un professore di inglese vuole incontrare a tutti i costi John Lennon. Nel suo viaggio, verrà accompagnato da Belén e Juanjo, due giovani autostoppisti.
Wild tales (Argentina, 2014)
Questa è la vera bomba della lista. Un film straordinario e spietato che fa capire il livello di cattiveria a cui è in grado di arrivare l’essere umano. Attenzione: che non pensiate si tratti di un thriller: questo film fa anche morire dal ridere. (durante la sua proiezione, ha avuto luogo il dialogo riportato qui sopra)
Le meraviglie (Italia, 2014)
Una famiglia internazionale (lei è italiana, lui tedesco, tra di loro parlano in francese) che vive in campagna con le quattro figlie e si dedica alla produzione di miele.
Everything we loved (New Zealand, 2014)
Un bambino muore e suo papà trova una soluzione estrema per rimettere assieme i pezzi della famiglia distrutta. Di questo film, tra l’altro, conosco l’attore principale: il piccolo Ben Clarkson (figlio dei vicini di casa di mia sorella Martina, nonché il più giovane attore neozelandese)