Abito in Nuova Zelanda da poco più di sette mesi e solo l’altro giorno mi sono decisa a studiare per bene una mappa, per capire che cosa ho già visto e che cosa mi manca da vedere. Naturalmente, non sono neanche a un quarto dell’ambiziosa missione di vedere TUTTO, ma ci sto lavorando molto seriamente.
Questa cartina mostra solo l’Isola del Nord (a Sud ancora non ci sono stata) e, come potete immaginare, i cerchietti blu indicano i posti in cui sono stata.
Vorrei proporvi una lista dettagliata di luoghi e attrazioni…il fatto è che questo paese offre qualcosa di recondito e ineffabile che non riesco a spiegare né tantomeno riesco a inserire in un elenco.
Potrei definirlo come la sensazione reale di essere soli in un luogo enorme dove domina la natura.
Potrei provare ad identificarlo come silenzio puro interrotto solo dall’urlo del vento. Un silenzio che non avevo mai ascoltato fino ad oggi.
Potrei spiegarvelo come se fosse un enigma che non voglio decifrare: quando guardo l’oceano, ad esempio, mi chiedo sempre che cosa sta succedendo sotto l’impeto delle onde.
Se siete ancora con me e non vi siete ancora stancati dei miei vaneggiamenti, seguitemi. Vi mostrerò i miei luoghi preferiti e spero di trasmettervi almeno una parte del mio stupore.
Siamo nella parte settentrionale dell’Isola del Nord.
Muriwai Beach, il primo posto dove mi hanno portata quando avevo messo piede in Nuova Zelanda da meno di un giorno. (foto scattata da Meg, qualche mese dopo)
KareKare (la spiaggia nera di “Lezioni di piano”)
Piha, definita la spiaggia più pericolosa della Nuova Zelanda. Nel dubbio, io non ho fatto il bagno.
Le onde di Pakiri -che non ho fotografato perché ero impegnata a tenermi a galla- il cielo e la Via Lattea di Matakana
KiteKite falls (in cima alla cascata!)
Lo skyline di Auckland da Waiheke Island
Il cimitero di Russell (il primo insediamento europeo della Nuova Zelanda. Mi è piaciuto tanto il paesino ma ovviamente ho preferito il cimitero. Curiosità: la chiesa che vedete sullo sfondo è stata in parte finanziata da Charles Darwin)
Cape Reinga, dove si scontrano l’Oceano Pacifico e il Tasman Sea (e si vede a occhio nudo) e le anime dei Maori partono per il loro ultimo viaggio. Più a Nord di così non si può (anzi, in teoria sì perché North cape è ancora più in su)
Tane Mahuta, il più grande kauri esistente. Questo big boy, tra l’altro, è lì da più di duemila anni.
Ninety Miles Beach, novanta chilometri di spiaggia e di vento. Ovviamente, non si riesce a scorgere la fine.
E qualche altra foto, così per darvi l’idea.