Caro Babbo Natale,
so che forse è ancora presto per scriverti la letterina ma, visti i risultati sorprendenti di qualche anno fa, io ci provo lo stesso. Read more
Caro Babbo Natale,
so che forse è ancora presto per scriverti la letterina ma, visti i risultati sorprendenti di qualche anno fa, io ci provo lo stesso. Read more
Piccola premessa: vi ho parlato di questa storia molti mesi fa. Vi ho detto che la stavo scrivendo e poi, una volta finita, vi ho detto che l’avrei mandata a qualche giornale italiano per vederla pubblicata e per fare una specie di “regalo” ad Amalia e ai parenti di Silvia, le war brides protagoniste di questa storia.
Ve lo ricordate? Bene, cancellate tutto perché non ha funzionato (la storia l’ho scritta, certo, ma non sono stata capace di farla pubblicare).
Io -notoriamente- ho poca pazienza e la storia di Amalia e Silvia sta aspettando di essere raccontata da settant’anni.
Direi che non c’è altro tempo da perdere. Read more
Ieri ho fatto una lista. L’ennesima.
Mi sono messa a contare tutte le case in cui ho abitato. Read more
No, io non amo uscire a fare compere.
Detesto i negozi, non so che taglia porto (ma vi decidete ad utilizzare un sistema UNIVERSALE? M, 42, 28…non capisco niente!) e devo entrare in camerino con sette paia di jeans, i miei piedi sono leggermente diversi l’uno dall’altro quindi navigo in una scarpa e soffro nell’altra, odio le code, il rumore, la musica alta, non sopporto l’idea di stare in fila (per provare, per pagare, per uscire…ma stiamo scherzando?), inorridisco di fronte alle scritte “SALDI” e mi disturba il concetto di avere l’armadio pieno di vestiti che non uso.
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Un mese e dieci giorni senza più dare notizie. Non era mai successo e mai più succederà (spero).
Ve lo prometto.
Che cos’ho fatto? Che cosa mi ha tenuta così impegnata da dimenticarmi di queste pagine?
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Ogni volta che lascio un paese, è mia abitudine scrivere un post di commiato.
L’ho fatto con Berlino, con Parigi e anche con Barcellona e adesso che tocca a Auckland…come sempre, mi prende il solito pugno di amarezza dentro la gola.
È ora. È fatta. È deciso. Read more
Ed eccoci alla parte finale della mia esplorazione della Nuova Zelanda: l’isola del Sud.
La prima cosa da sapere ricordare è che, trovandoci nell’emisfero australe, il sud corrisponde al freddo: questo significa che a Queenstown c’era la neve e che a Milford Sound ho visto le foche.
La seconda cosa da sottolineare è che, a Sud, ho ritrovato i paesaggi che facevano parte dell’immagine che mi ero fatta della Nuova Zelanda prima di partire: montagne, cascate, laghi, fiordi. Quelle cose lì. Read more
(Se volete dare un’occhiata agli altri libri del mio coast to coast letterario, cliccate qui)
Che silenzio. Il ronzio sommesso del vento tra i fili. Alte piante di ambrosia lungo la strada. Fienarola e nolina. Più in là, fra le pietre degli arroyos, impronte di draghi. Le montagne di pietra grezza nell’ombra del tardo pomeriggio e verso est l’ascissa scintillante delle pianure desertiche, sotto un cielo dove cortine di pioggia si allungavano scure come fuliggine lungo tutto il quadrante. Vive in silenzio il dio che ha purgato questa terra con sale e cenere.
PS: le foto qui sotto non c’entrano molto con libro, lo so. Sono state tutte scattate in Texas negli anni ’80 da Ben DeSoto. Read more
Ci siamo. La mia esperienza di libraia è quasi agli sgoccioli. Venerdì è l’ultimo giorno, poi cena di addio e poi addio per davvero.
Prima di proporvi il mio solito post strappalacrime -quello arriverà tra un paio di settimane, promesso- volevo intrattenervi con alcune riflessioni sulla vita di libreria. In cosa consiste, che cosa si fa, quali sono le caratteristiche del bravo libraio, che cosa si impara e che cosa alla fine si porta a casa. Vogliamo chiamarlo un bilancio? Ma sì dai. Read more
Ed eccoci al secondo casuale appuntamento della casuale rubrica “pochi ma buoni”!
Ricordate? Questa rubrica nasce dalla noia per la ridondanza e l’insofferenza per chi copia link, foto e illustrazioni, dimenticandosi (“dimenticandosi”) di citare la fonte, l’autore, l’artista, chi si è un minimo sbattuto per trovarli.