Spesso dubito

Spesso dubito

Generalmente, lo avete capito perché non faccio che ammorbarvi con questa storia, sono molto fiera del mio eloquio. Mi piace la grammatica e quando vedo degli errori di ortografia, non riesco a resistere e li faccio notare. Se risulto antipatica, tanto meglio.
Il trauma vi servirà per non sbagliare in futuro.
Tanta ignoranza in matematica, quindi, viene compensata da saccente onniscenza ortografica e lessicale. Tanto per farvi un esempio, io ero quella insopportabile che in classe era contenta quando la maestra faceva le verifiche a sorpresa sui verbi.

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Oggi, tuttavia, è giornata di confessioni: spesso dubito.
Ci credereste? Figuratevi che non ci credo neanch’io! Eppure, talvolta, mi capita di dover controllare sul dizionario come si scrive correttamente questa o quella parola. Non voglio fare errori perché poi mi vergogno se me li fanno notare, quindi controllo. E lo consiglierei, in generale, come metodo per evitare brutte figure.

Eppure, lo ammetto, ci sono delle cose che proprio non riesco a capire e imparare.
Ecco qualche esempio:

Se prometto poi mantengo
Non sono più una fan di Ambra Angiolini tuttavia continuo a invidiarle l’uso disinvolto dei verbi giurare/promettere.
Per me non c’è alcuna differenza, sono sinonimi: ma non è così! Altrimenti perché la canzone, dopo una sfilza di “prometto, prometto”, finisce con un imprevedibile “giuro”?
Perché si dice “È la verità. Te lo giuro/prometto” però non si dice “Ti prometto che è la verità” (mentre va bene “Ti giuro…?).
Volete farmi impazzire?

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Frutti di bosco
So che sono rossi e viola e sono piccini, so che si chiamano lamponi, ribes, mirtilli e more ma non sono assolutamente in grado di distinguerli. Niente da fare. Quando mi hanno consigliato di bere succo di mirtillo, ho cercato l’immagine, me la sono stampata e sono andata al supermercato a confrontare i disegni sulle confezioni.
E poi: il nome “frutti di bosco” indica l’insieme di ribes e lamponi…o si tratta di altri ancora?

La gelosia, più la scacci e più l’avrai
Certo. A sapere bene come usare il verbo.
“Sono gelosa” mi va bene.
Ma sono gelosa di te oppure della persona che costituisce il problema della mia gelosia?
Sono gelosa di te in quanto cosa di mia proprietà, o sono gelosa di quella persona perché sta con te e io non voglio che lo faccia?
Insomma…chi è che devo prendere a schiaffoni?

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Lo scaffale d’oro di Stella

Lo scaffale d’oro di Stella

Oggi è il turno di Stella!

È nata 28 anni fa in una mattina con sole pallido e una pioggerellina sottile sottile. Quando era piccola si arrabbiava con la bibliotecaria che le lasciava portare a casa solo due libri.
Nella borsa porta sempre un kit di sopravvivenza: matite colorate, fogli e due o tre libri, la moleskine e anche un po’ di cioccolata.
Sognava tanti mestieri (la maestra, l’archeologa, la pittrice, la bibliotecaria, la pasticcera, la giornalista, la fotografa in giro per il mondo), poi ha iniziato a fare la grafica pubblicitaria.
Adora i libri illustrati e le librerie per bambini: vive a Padova ma sogna Parigi.

Ecco il suo scaffale d’oro!

1) “Il piccolo principe” Antoine de Saint-Exupéry
2) “Piccole donne” Louisa May Alcott
3) “Per chi suona la campana” Ernest Hemingway
4) “Itaca per sempre” Luigi Malerba
5) “Zia Mame” Patrick Dennis
6) “La mia famiglia e altri animali” Gerald Durrell
7)  “Via col vento” Margaret Mitchell
8) “Gli ingredienti segreti dell’amore” Nicolas Barreau
9) “L’elegenza del riccio” Muriel Barbery
10) “Fiabe italiane” Italo Calvino

Ed ecco l’immagine…disegnata da Stella in persona! Ma che onore!

per lo scaffale d'oro